Cefalonia

CEFALONIA

Cefalonia è la più grande delle isole dello Ionio e di esse è quella che ha  il monte più alto (Ainos m. 1628).
Uno stretto passaggio di  soli 4 km di mare la separa dalla vicina e più piccola Itaca.
Con i suoi circa 30.000 abitanti è l’isola greca che  fornisce il maggior numero di marinai alla ricca e famosa flotta ellenica.
E’ un’isola ricca di contrasti che le danno una bellezza speciale : verde e ricca di pini e cipressi nella zona nord, aspra e rocciosa nella sua parte centrale,   fertile e famosa per il suo vino Robola, e nota anche per la bontà del suo miele e di alcuni formaggi e piatti che si trovano solo nell’isola.

Di Cefalonia si dice che è l’isola dei paradossi. E la ragione sono gli strani fenomeni geologici che si osservano sull’isola: sulla costa nell’area di Katavotres, vicino ad Argostoli, migliaia di tonnellate di acqua marina vengono continuamente inghiottite da grandi fessure della crosta terrestre e spariscono. Dopo lunghe ricerche venne appurato che l’acqua scorre sotto l’isola e ritorna fuori nel lago di Melissani nell’area di Sami, nella parte opposta dell’isola a circa 30 km di distanza.

Un altro strano fenomeno si verifica ogni anno a Markopoulo, nella parte sud dell’isola, in coincidenza con la festa della Madonna: ogni anno, a partire dal sei agosto, nei pressi della chiesa della Madonna compaiono molti piccoli ed innocui serpenti che hanno sulla testa un piccolo segno nero come una croce. I fedeli li chiamano i serpenti della Madonna e li prendono senza paura in mano. I serpentelli entrano in chiesa ed alcuni di essi salgono sulla grande icona d’argento della Madonna. Alcuni sostengono si tratti  di un miracolo, altri asseriscono che la zona di Markopoulo sia luogo di trasmigrazione dei serpenti in cerca di luoghi più caldi. La gente del posto attribuisce alla loro comparsa un segno di buon auspicio. Infatti durante l’occupazione tedesca nella seconda guerra mondiale ed in occasione dei terremoti del 1953 questi piccoli serpenti non comparvero. Essi comunque scompaiono il giorno della festa della Madonna il 15 agosto, a volte subito dopo la messa a volte alla fine della sagra.

Il bosco  che si trova sul monte Enos, il più alto dell’isola, è diventato dal 1962 Parco Nazionale. La strada che da Argostoli porta a Sami serpeggia lungo i fianchi della montagna, poi una diramazione a destra sale verso la vetta più alta cui si giunge attraverso una breve marcia tra i singolari abeti tipici dell’isola e noti con il termine scientifico di ” Abies Cefalonica”. La  vetta più alta, il Megalos Soros, arriva a 1626 m di altezza: dal Iì si ha il vantaggio di non vedere continuamente altre montagne o catene per quanto belle esse possano essere, come succede nelle Alpi, ma al contrario si gode il piacere unico di ammirare dall’alto il mare da qualsiasi punto esso si trovi. L’antistante isola di Zacinto, immobile all’orizzonte sembra avvolta in misteriose nebbie a seconda del livello di umidità presente nell’atmosfera. Ad est di Zacinto si distingue il forte veneziano di Killini ed in fondo all’orizzonte si delineano le masse delle altre montagne del Peloponneso. A nord-est la fascia di mare che separa  Cefalonia dalle altre isole: Itaca Leucade e Corfù, sempre che la limpidezza dell’aria lo permette.

Un’altra deviazione dalla strada ad Argostoli a Sami  va alla grotta di Drogarati, costituita da un cunicolo in discesa lungo 44 m che finisce in uno spazio largo 30 m per 35 m., ornato da splendide stalattiti e stalagmiti e fornita di un’ottima acustica: infatti lo spazio interno alla grotta viene utilizzato anche per l’esecuzione di concerti musicali.

Assos sorge sulla omonima penisola in una località idilliaca. E stata per numerosi anni capoluogo della regione Nord di Cefalonia con il privilegio di essere sede del secondo ispettore veneziano dell’isola. Alla fine del sedicesimo secolo i Veneziani costruirono un forte per difendere gli abitanti dalle incursioni dei pirati. Oggi ne rimangono le rovine: la vista dall’alto del forte veneziano è fantastica: le coste occidentali, il crinale della penisola, il golfo e la splendida spiaggia  di Myrtos, lo Ionio: un insieme di quadri di bellezza unica. Assos è una delle parti marittime più affascinanti dell’isola. Dall’altezza del forte si stende in tutte le direzioni una vista fantasmagorica che specie al momento del tramonto acquista una dimensione particolare creata dalle mille sfumature di colori del crepuscolo.

Fiskardo e una piccola località che ha il porto più settentrionale dell’isola. La sua  denominazione è una deformazione del nome del famoso avventuriero Roberto il Guiscardo, principe normanno morto in questa cittadina durante la sua ultima crociata in oriente nel 1085. Porticciolo dove si possono ogni sera ammirare le migliori imbarcazioni che solcano il Mediterraneo; meta quasi obbligata dei dipartisti,  frequentata dagli Onassis che dalla vicina Skorpios venivano a passarci ore di relax lungo i bar dislocati sul porticciolo. E’ la località che ha conservato le tipiche abitazioni  color pastello dell’isola in quanto completamente risparmiata dal terribile terremoto del 53.

Soprattutto negli ultimi anni, da quando per un’intera estate durante il 2002  l’isola restò in alcune zone quasi completamente  chiusa all’accesso dei turisti, a causa della troupe  che girava il film con Nicholas  Cage, ” il mandolino del capitano Corelli “, è diventata un’isola ancora più frequentata non solo dagli appassionati del mare, della natura della vela, ma anche da chi vuole vivere l’emozione di visitare i luoghi dove si è compiuta la strage da parte dell’esercito nazista di oltre 10.000 soldati italiani, di cui si può visitare il sacrario su una collina all’uscita nord di Argostoli.

L’escursione di un giorno nella vicina Itaca, densa di memorie e carica ancora oggi del mito di Ulisse e di Penelope, una crociera per visitare l’altrettanto vicina Leucade e la sua rupe da cui secondo il mito si gettò la poetessa Saffo, e la splendida spiaggia di porto Katziki, un viaggio verso il sud e un’altra escursione di un giorno nell’ altrettanto vicina Zacinto, con la sua grotta azzurra e tutto il fascino che ci deriva dai sonetti Foscoliani non potranno che rendere indimenticabile questa vacanza.

PER ARRIVARCI: Da Bari e da Brindisi, specie d’estate, i traghetti fanno scalo a Sami. Oppure un paio di volte al giorno da Patrasso e da Killini. Inoltre è collegata a nord con Lefkada, a sud con Zacinto.

META CONSIGLIATA

– a chi vuole fare le sue vacanze su un’isola senza costringersi a viaggi troppo lunghi ( Cefalonia è raggiungibile direttamente in traghetto dall’Italia : Bari o Brindisi in circa 12 ore )

– a chi, oltre al mare e alle belle spiagge, ama fare escursioni in isole vicine e facilmente raggiungibili

– a chi ama mettersi alla ricerca di paesaggi, ambienti e costumi particolari

– a famiglie con bambini, gruppi di famiglie, amanti di spiagge di sabbia facilmente raggiungibili

META SCONSIGLIATA

– a chi ama fare vacanze in località particolarmente ricche di vita mondana, di pub e discoteche,

– a chi ama trovarsi in ambienti prevalentemente frequentati dai giovani