Citera

CITERA ( Kìthira )

Citera è anzitutto l’isola che si contende con Cipro il privilegio di aver dato la nascita a Venere.
Secondo la mitologia la dea della bellezza e dell’amore nacque dalle spume del mare e giunse a Citera prima di andare a Cipro.
Afrodite infatti veniva chiamata anche Citerea o Ciprigna, a dispetto di quanto sostenuto dal poeta dei Sepolcri che, giocando sulla comune matrice del mare Ionio, ha accreditato nell’immaginario collettivo degli Italiani l’idea che Venere fosse nata nel mare di Zacinto.

Ma proprio a Citera i flutti del mare Ionio si fondono con quelli più orientali dell’Egeo.

Essa è l’isola più meridionale dell’Eptaneso, all’incrocio delle rotte marittime che portano verso il mare cretese.
Ha una superficie di 278 km² e dista 103 miglia marine dal Pireo.
Si trova  quasi a metà strada tra il Peloponneso e l’isola di Creta.
Nell’antichità si chiamava Porfiroussa, nome collegato al culto della dea Afrodite.
Gli scavi assicurano che i minoici si erano insediati nell’isola già nel secondo millennio a.C.
A Paleopoli, vicino ad Avlemonas, sono venute alla luce tombe Micenee. Durante il dominio bizantino l’isola è sotto i Veneziani che cambiarono il nome del capoluogo in Cerigo.
Senza dubbio il capoluogo, Chora, con il castello veneziano arroccato sulla cima di un’aspra roccia a 300 m. sul mare  e la pittoresca Kapsali, con le sue due baie una dopo l’altra, che formano uno dei panorami più affascinanti dell’intera Grecia, sono le località più interessanti dell’isola.

Kithira o Chora, come la chiamano i locali, è il capoluogo dell’isola con le sue case dall’architettura tradizionale e le sue 40 vecchie chiese costruite un po’ più in là del castello.
In alto sulla roccia sopra Kapsali c’è la bianca Chiesa di San Giovanni Teologo e la grotta nella quale si dice il Santo aveva l’intenzione di scrivere la sua Apocalisse, ma i frequenti assalti dei pirati lo costrinsero ad abbandonare l’isola e ad andare a Patmos  dove alla fine la scrisse.
Le coste dell’isola con sfumature oro profondo e rosso nella parte orientale sono a precipizio nella parte occidentale con le rocce che arrivano sino al mare  e in alcuni punti piacevolmente interrotte da piccole e deserte spiaggette.

I suoi 3000 abitanti stabili sono divisi in 30 comuni costituiti prevalentemente da più frazioni e villaggi. La flora è  ricca  di erbe medicinali di cui si sono occupati molti ricercatori. Caratteristica e rarissima è la pianta “sempreviva” il cui fiore giallo si conserva per molti anni.
Particolare importanza presenta l’architettura di Citera, nella quale coesistono elementi Veneziani ed egei, combinati in un insieme armonico. Segni caratteristici di queste case sono le scalinate esterne, fatte di pietra che portano al primo piano, i balconi di legno, i vasi di fiori di pietra  che sporgono dal lato dell’edificio centrale.
Le frequenti incursioni dei pirati hanno costretto i muratori locali a orientarsi verso strutture semplici, senza dare peso alla presenza esterna delle case, con pochi spazi liberi e con disposizione difensiva. Tutto questo fa sì che l’architettura di Citera presenti notevoli particolarità.

Tra le località da non perdere c’è e sicuramente Avlemonas, porto piccolo e  pittoresco situato nella parte orientale dell’isola, noto anche per un paio di ristoranti che propongono ai clienti una spettacolare ” astakomakaronada ” vassoio di spaghetti al sugo delle aragoste del mare di Citera appena pescate. Tra le rocce di Avlemonas il mare si restringe come in una piscina e le acque luccicano.

Milopotamos, uno dei paesi più belli nella parte occidentale dell’isola. Notevole il castello veneziano costruito nella metà del 500. All’interno del suo cortile molte chiese bizantine ben conservate. All’entrata del castello si vede sempre l’emblema veneziano, il leone di San Marco e l’intero complesso di abitazioni all’interno del castello, anche se disabitato, si conserva in ottime condizioni dando l’impressione di essere stato abbandonato da poco.
Dal centro del paese e dalla sua piazza coperta di platani passa un piccolo ruscello che finisce a distanza alle piccole cascate di Fonissa.

Da Kalamos si arriva alla splendida spiaggetta di Chalkos, ma è meglio raggiungerla in barca perché in auto potrebbe diventare un’avventura data la strada dissestata.

Dopo la conquista di Cipro e di Creta da parte dei Turchi a metà del ‘600 Citera rimase l’unico avanposto veneziano nel mar Egeo e ha confermato l’opinione veneziana secondo la quale quest’isola è l’occhio dell’Egeo.
Nel diciottesimo secolo si diffuse in Francia l’opinione secondo la quale Citera e Anticitera costituivano un luogo lontano  onirico di cui padrone era  l’amore e la serenità eterna.
Alla creazione di quest’opinione sembra abbia contribuito la mitologia attribuendo all’isola i natali di Venere e poi il pittore Antoine Watteau, che fu il primo a creare quest’immagine con i suoi dipinti.

Altri famosi artisti francesi sono seguiti più tardi come C. Baudelaire, Hugo, Fenelon, Voltaire, Lamartine.
Nella seconda metà del ‘700 il barone Antoine De Bougaiville, scopritore di Tahiti, le attribuì il nome di” Nuova Citera.”
Anche nell’opera di Gluck  Citera sotto assedio e in quella di Goethe l’isola trovò posto a causa di Venere e della luna di miele che secondo la mitologia Paride ed Elena passarono  a Kapsali, nel luogo sacro alla dea,  aspettando il vento favorevole per andare a Troia.

Anche la piccola Anticitera, abitata d’inverno da poco più di 100 persone è un posto magico, a sole 17 miglia da Creta, con il suo mare splendido e la sua vita quasi primitiva.

Il nome Pelagìa è il più diffuso dell’isola ed è alimentato da una leggenda che narra dello struggente amore della sirena Pelagìa per un’avvenente marinaio che ogni giorno andava ad incontrare.

Insomma,oltre ad essere una ghiotta  occasione per fare scoperte di spiagge  semi deserte, di  paesaggi primordiali, di  ambienti ormai rari nell’Europa dell’Occidente, una vacanza a Citera offre anche l’opportunità di gustare dal vivo paesaggi che spesso hanno alimentato la produzione onirica in ognuno di noi.

PER ARRIVARCI: Isola non molto facile da raggiungere: traghetti da Neapolis e da Ghithion, giornalieri durante l’estate. Inoltre aliscafi dal Pireo. Consigliabile prenotare in anticipo.

META CONSIGLIATA

  • a chi, pur di concedersi il meglio, non teme di fare un viaggio lungo e impegnativo
  • a chi ama trovarsi in località defilate, ricche di fascino, riservate a pochi
  • a chi può prenotare la propria vacanza con molto anticipo, date le ridotte disponibilità di Citera
  • ama il mare, la natura, gli ambienti autentici e poco contaminati dal turismo di massa

META SCONSIGLIATA

  • a chi ama fare viaggi brevi, facili, che non richiedano grande impegno
  • a chi ama località ricche di locali, di movimento, di giovani, di ambienti internazionali